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strada san Pietro
01017 Tuscania VT
Italia

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Orario di apertura

Per le visite contattare l'Assuntore di custodia Sig.ra Paola Bartoccioni (tel. 347.8838069) 

Ingresso gratuito, gradito un piccolo contributo per ringraziare l'immensa volontà di chi si presta a tenere aperta questa meravigliosa Basilica

Info

La Chiesa di San Pietro a Tuscania sorge sull'omonimo colle già probabile sede dell'acropoli etrusca. Il fronte della chiesa si affaccia su uno spiazzo erboso tra il Palazzo dei Canonici e le possenti torri di difesa (ne sono rimaste tre, memoria dell'importanza strategica dell'area) mentre l'altissima abside si staglia verso il vicino centro abitato. 
La facciata, avanzata nel corpo centrale, presenta quali elementi principali il portale maggiore, il rosone circondato da una moltitudine di elementi decorativi e gli ingressi laterali. Il portale maggiore, incassato nel muro a conci di nenfro, è opera di un marmoraro romano di scuola cosmatesca. È caratterizzato da tre rincassi con colonne lisce, capitelli e rispettivi archivolti, di cui il maggiore con mosaici laterali e bugne decorate da segni zodiacali e figurazioni dei lavori stagionali. La lunetta è decorata da un mosaico a motivi stellari. La porta è incastonata in una cornice in marmo con decorazioni a mosaico.
Le colonnine dei rincassi sorreggono capitelli di varie forme, alcuni con figure simboliche, come quella a mani alzate in un annuncio salvifico. Sopra il portale si trova una loggetta cieca formata da dieci colonnine con capitelli ionici e undici arcatelle in marmo. Ai lati della loggetta due grifoni alati che tengono fra gli artigli una preda.
Sopra la loggetta il rosone cosmatesco formato da tre cerchi concentrici che rimandano alla Santa Trinità; agli angoli del rosone sono posizionati quattro sculture che richiamano gli Evangelisti (Aquila, Angelo, Leone e Vitello a rappresentare rispettivamente Giovanni, Matteo, Marco e Luca) mentre ai lati troviamo due draghi che inseguono una preda. Ai lati di questi draghi sono due bifore: quella di destra è circondata da figure fantastiche e demoniache, quella di sinistra dall'Agnus Dei e da rappresentazioni di angeli e Padri della Chiesa. Alla base della bifora di sinistra un bassorilievo, possibile riutilizzo di una scultura etrusca o più probabilmente romana, che rappresenta un uomo che corre, o forse danza. 
L'interno della chiesa è diviso in tre navate: quella centrale, in cui spicca un pavimento cosmatesco a decorazioni geometriche che indica gli spazi della prima costruzione, risulta separata dalle altre attraverso un basso muro in cui sono ricavati dei sedili in pietra. Nella navata di destra un ciborio risalente al XIII secolo e l'ingresso principale alla cripta. Nella navata di sinistra l'ingresso secondario alla cripta sovrastato da un nicchione affrescato e diversi sarcofagi etruschi. Il presbiterio rialzato ospita un ciborio (risalente all'XI secolo, vi è una iscrizione del 1093), seggio vescovile (San Pietro fu Cattedrale di Tuscania sino al XV secolo), ambone di epoca romanica costruito utilizzando elementi alto medievali. Il tetto è a capriate lignee. Purtroppo la maggior parte della decorazione pittorica è andata perduta. Fra l'altro, un affresco di scuola romana, pur con influenze bizantine, rappresentante Cristo Pantocrator circondato da angeli risalente agli anni a cavallo fra XI e XII secolo che dominava la parte absidale è andato distrutto nel terremoto del 1971. Rimangono solo alcuni dei soggetti che lo inquadravano: un Cristo benedicente e anche angeli, apostoli e simboli divini.  Nell'abside di destra un Cristo benedicente fra due vescovi mentre in quella di sinistra il Battesimo del Cristo. Nella parte sommitale del presbiterio rimane, solo in minima parte, un ciclo di affreschi che fanno riferimento alla vita di San Pietro la cui datazione potrebbe variare fra la fine dell'XI secolo e la metà del XII. 
La cripta a sala è ritmata da ventotto colonne (quasi tutte di reimpiego: di provenienza da edifici romani o alto medievali) che sostengono la copertura ripartita in piccole volte a crociera. Anche parte delle murature sono romane (in opus reticolatum). La sua datazione dovrebbe risalire al XII secolo. Sono giunti sino a noi una Madonna in Trono fra Angeli, dipinto dell'absidiola d'altare, e un affresco risalente al XIV secolo che rappresenta i Santi Protettori di Tuscania - Veriano, Secondino e Marcelliano - attribuito a Gregorio d'Arezzo. 

Fonte:

http://www.comune.tuscania.vt.it/Basilica%20di%20San%20Pietro.php

 

Area archeologica colle di San Pietro

La conquista romana dell’Etruria non provoca mutamenti traumatici nella vita di Tuscania che, iscritta nella tribù Stellatina, diviene municipio dopo il 90 a.C. L’insediamento ancora una volta favorito dalla sua ubicazione topografica, manifesta un rinnovato benessere cui dovette concorrere anche la realizzazione della Via Clodia, asse stradale di importanza strategica che, da Roma, raggiungeva Saturnia, nel territorio vulcente, dopo aver attraversato i principali centri dell’Etruria interna. L’area urbana vive una fase di intenso rinnovamento edilizio e nuovi impianti residenziali, fra i quali una domus di età augustea adorna di intonaci e di pavimenti in mosaico. Si attestano sulla strada, ora basolata, che attraversa l’abitato con andamento nord-sud. Al versante meridionale del colle, si addossano poderose opere di terrazzamento che rimodellano il profilo delle pendici dell’altura ed accolgono strutture abitative. 
La città si estende a sud-ovest sul fondovalle e sulla sella che collega il Colle San Pietro al Rivellino, dove si concentrano resti di un impianto termale noto sin dal secolo scorso. L’area continua ad essere frequentata almeno sino al 400 d.C., epoca dopo la quale si registra una fase di stasi che cessa nell’VIII secolo, allorché sulla sommità del colle, sorgono case in legno sostituite da edifici di pietra. Nell’XI secolo viene edificata la splendida basilica romanica, mentre la progressiva importanza politica dell’autorità ecclesiastica porta alla realizzazione della cinta fortificata. Con il XIII secolo, l’altura ha nuovamente acquisito una fisionomia urbana, ma ben presto, secondo modelli già collaudati, la città torna ad espandersi verso valle, tanto che dal XIV secolo si registra un graduale spopolamento che sembra concludersi definitivamente nel XV secolo, allorché il sito viene adibito al pascolo e alle coltivazioni assumendo col tempo l’aspetto di romantica rovina con cui è giunto quasi ai nostri giorni. 

Orario visite dal martedì alla domenica:

  • da Gennaio ad Aprile e da Ottobre a Dicembre: Mattina: 10.30 – Pomeriggio: 14.30
  • da Maggio a Settembre: Mattina: 10.30 – Pomeriggio: 16.30

Visite didattiche con partenza dall’ufficio turistico sito in Piazzale Trieste – Tuscania (VT)

 

FONTE:

http://www.comune.tuscania.vt.it/Area%20archeologica%20colle%20di%20San%20Pietro.php



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